Il Miele di Tarassaco Maso Vastun Artigianale è un miele “precoce”.
Il fiore da cui viene ricavato il nettare, conosciuto anche come dente di leone, sboccia proprio a inizio primavera, colorando campi e prati del tipico colore giallo vivo.
Il miele di tarassaco ha molte caratteristiche peculiari, ma non è così facile da ottenere.
IL TARASSACO
Il tarassaco è una pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente in zone pianeggianti e montuose, fino ai 2000 metri di altezza.
Le foglie hanno proprietà depurative e stimolano l’attività epatica, mentre la radice è usata come diuretico e, tostata, come surrogato del caffè.
il fiore sboccia proprio all’inizio del periodo primaverile.
Questo rende particolarmente difficile la produzione di un miele di tarassaco mono-floreale.
L’apicoltore, infatti, per ottenerlo deve avere delle api che hanno svernato bene, forti e quindi pronte alla raccolta appena appaiono i primi fiori.
Se così non fosse, il nettare raccolto da questa prima fioritura verrebbe inevitabilmente mischiato ai raccolti successivi.
CARATTERISTICHE
Il Miele di Tarassaco presenta il tipico colore giallo vivo.
Solo se mischiato al miele di salice, per esempio, assume una colorazione più tendente al beige.
Ha una cristallizzazione particolarmente veloce e molto spesso si verifica con cristalli piuttosto fini.
Questo non rende molto consigliabile una sua prolungata permanenza nei maturatori, da cui poi potrebbe risultare complicato l’invasettamento.
Inoltre, presenta un contenuto di acqua piuttosto elevato, attorno al 18-20%.
Se non corretto dall’apicoltore, questo può ridurre notevolmente i tempi di conservazione del miele stesso a causa di una probabile fermentazione.
Una particolarità che permette di riconoscere immediatamente questo miele è il suo odore molto forte, pungente, penetrante, molto spesso descritto come ammoniacale.
A ciò, tuttavia, corrisponde un sapore che ricorda l’infuso di camomilla o, addirittura, il gusto delle caramelle a base di oli essenziali.
INDICAZIONI SUL CONSUMO
Il Miele di Tarassaco va conservato in luogo asciutto, lontano da fonti di calore.
La cristallizzazione è un processo naturale. Se avviene può essere liquefatto scaldando il vasetto in bagnomaria ad una temperatura non superiori a 35°.