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Il lago d’Idro trova la sua espressione culturale attraverso i suoi paesi di origine medievale, le chiese e fortezze militari.
I paesi che si affacciano intorno al lago d’Idro, un tempo villaggi di pescatori, mantengono ancora intatta la loro bellezza storica, con stradine strette e ramificate, porticati e cortili.
Dal punto di vista culturale, il fiore all’occhiello del lago d’Idro è sicuramente la Rocca d’Anfo, fortezza militare eretta nel XV secolo dalla Repubblica di Venezia e ristrutturata nel 1800 durante l’occupazione francese su espressa richiesta di Napoleone Bonaparte ed usata come quartier generale da Giuseppe Garibaldi durante la battaglie di Monte Suello nel 1866.
Testimonianze della battaglia stessa si trovano inoltre lungo la strada provinciale che da località S. Antonio sale verso Bagolino dove è stato eretto l’Ossario che raccoglie i resti dei garibaldini caduti nello scontro.
È presente inoltre un cippo che ricorda il ferimento di Garibaldi alla coscia.
Della Rocca d’Anfo si possono ammirare le Batterie Veneziane e Napoleoniche, l’antica scalinata Veneta che conta 600 gradini di granito, i lunghi cunicoli scavati nella roccia e l’Osservatorio che si trova nella parte più alta ed è un vero proprio gioiello dell’architettura militare napoleonica.
Dal punto di vista culturale, il fiore all’occhiello del lago d’Idro è sicuramente la Rocca d’Anfo, fortezza militare eretta nel XV secolo dalla Repubblica di Venezia e ristrutturata nel 1800 durante l’occupazione francese su espressa richiesta di Napoleone Bonaparte ed usata come quartier generale da Giuseppe Garibaldi durante la battaglie di Monte Suello nel 1866.
Testimonianze della battaglia stessa si trovano inoltre lungo la strada provinciale che da località S. Antonio sale verso Bagolino dove è stato eretto l’Ossario che raccoglie i resti dei garibaldini caduti nello scontro.
È presente inoltre un cippo che ricorda il ferimento di Garibaldi alla coscia.
Della Rocca d’Anfo si possono ammirare le Batterie Veneziane e Napoleoniche, l’antica scalinata Veneta che conta 600 gradini di granito, i lunghi cunicoli scavati nella roccia e l’Osservatorio che si trova nella parte più alta ed è un vero proprio gioiello dell’architettura militare napoleonica.
Dal punto di vista culturale, il fiore all’occhiello del lago d’Idro è sicuramente la Rocca d’Anfo, fortezza militare eretta nel XV secolo dalla Repubblica di Venezia e ristrutturata nel 1800 durante l’occupazione francese su espressa richiesta di Napoleone Bonaparte ed usata come quartier generale da Giuseppe Garibaldi durante la battaglie di Monte Suello nel 1866.
Testimonianze della battaglia stessa si trovano inoltre lungo la strada provinciale che da località S. Antonio sale verso Bagolino dove è stato eretto l’Ossario che raccoglie i resti dei garibaldini caduti nello scontro.
È presente inoltre un cippo che ricorda il ferimento di Garibaldi alla coscia.
Della Rocca d’Anfo si possono ammirare le Batterie Veneziane e Napoleoniche, l’antica scalinata Veneta che conta 600 gradini di granito, i lunghi cunicoli scavati nella roccia e l’Osservatorio che si trova nella parte più alta ed è un vero proprio gioiello dell’architettura militare napoleonica.