Il Passito Bellaveder Vigneti delle Dolomiti IGT ottiene la Corona il Gewürztraminer passito, dai bei riflessi dorati e splendido ventaglio aromatico di frutta tropicale, pasticceria, frutta secca e candita, miele, agrumi e bocca consistente e rotonda.
Vinibuoni d’Italia 2019 su Passito 2016. Premiato con la Corona.
Il Passito Bellaveder è una elezione per acino delle uve appassite, pressatura soffice e prolungata con pressa pneumatica.
Fermentazione a temperatura controllata fino alla sua naturale interruzione.
Affinamento in serbatoio inox per circa 9 mesi. Ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi.
Denominazione: Passito Bellaveder Vigneti delle Dolomiti IGT Bianco
Varietà: Traminer aromatico 85%, Riesling 15%
Vigneti di origine: belvedere, maso belvedere, comune di faedo – san lorenz, comune di cavedine
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Superficie dei vigneti: 15.000 mq
Resa per ettaro: 60 q.li/ha
Esposizione: Sud, sud-ovest
Forma di allevamento: Pergola semplice spezzata e spalliera
Anno di impianto: 2001 – 2002, 2006
Vendemmia: Manuale nella seconda decade di settembre, grappolo per grappolo. Stesura sui graticci per circa 3 mesi in locale fresco e ventilato. L’appassimento comporta una perdita pari al 40-50% del peso iniziale.
Vinificazione: Selezione per acino delle uve appassite, pressatura soffice e prolungata con pressa pneumatica. Fermentazione a temperatura controllata fino alla sua naturale interruzione. Affinamento in serbatoio inox per circa 9 mesi. Ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi.
Gradazione alcolica: 12 % Vol
Acidità totale: 6,3 g/l (in acido tartarico)
Zuccheri residui: 155 g/l
Colore: Giallo dorato con riflessi ambrati.
Profumo: Complesso, spiccano gli aromi primari del Traminer (rosa, litchis), canditi e frutta secca (albicocca disidratata e mandorla), spezia dolce, nota mielata.
Gusto: Piacevolmente dolce, morbido, P.A.I. molto lunga.
Abbinamenti: Ideale con dolci a base di frutta secca, pasta di mandorle, cantuccini. Da provare con i formaggi erborinati.
Temperatura di servizio: 12-14 °C
Produzione annua: 2.250 bottiglie
LA GENESI DEL NOME
Dal poggio di Maso Belvedere si domina la Valle dell’Adige: di fronte si estende la Piana Rotaliana e lo sguardo può spaziare dal Monte di Mezzocorona alla Paganella, fino alla piramide del Monte Bondone, la montagna della città di Trento.
Il nome “Bellaveder” compare per la prima volta in una bolla episcopale del 1767. Di qui la nostra prima etichetta: “A burgo S. Michaelis ad Athesim Faedi ascendit per Mansum Bellaveder”.
LA STORIA
Negli anni Cinquanta il Dott. Mario Seppi acquistò il maso ed i primi tre ettari di vigneto. Poiché la superficie era inizialmente modesta, estesa solo successivamente agli otto ettari attuali, la gente del luogo aveva soprannominato la proprietà “Mas Picol”, appellativo che abbiamo utilizzato per battezzare il nostro Teroldego, onde rammentare da dove tutto è cominciato.
Nei primi anni Duemila il genero del Dott. Seppi, Tranquillo Luchetta, determinato e tenace a dispetto del nome, si impegna in prima persona nella cura della vigna e nel 2003 decide di realizzare a fianco del maso una razionale cantina interrata. Dal 2006 la direzione agronomica ed enologica dell’azienda è affidata al giovane Luca Gasperinatti.
LA PROPRIETA’
L’Azienda Agricola Bellaveder si compone di due realtà viticole, Maso Belvedere ed il Vigneto “San Lorenz”.
Gli otto ettari di Maso Belvedere presentano due tipologie di terroir: la zona più a valle è caratterizzata da un substrato calcareo con buona presenza di dolomia e da un terreno moderatamente profondo a tessitura franco-sabbiosa; la parte più a monte presenta un terreno più profondo con quantità maggiore di argille e marne, ed un substrato composto da un conglomerato di marne e siltiti di colore rossastro. Le varietà a bacca bianca, Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon e Gewürztraminer, sono state mantenute sulla tradizionale pergola trentina, che assicura protezione dalla diretta irradiazione solare estiva e dunque freschezza; le varietà a bacca rossa, Pinot nero, Teroldego e Lagrein, crescono a guyot, forma di allevamento che garantisce un maggior numero di ceppi per ettaro ed un ottimo livello di maturazione delle uve.
In Valle dei Laghi, tra il Garda e le Dolomiti di Brenta, a 600 metri di altezza sulle fratte che sovrastano il lago di Cavedine, si sviluppa il Vigneto “San Lorenz”, moderno impianto a spalliera. L’alta quota regala freschezza e il terreno calcareo dona profumi e mineralità al Müller-Thurgau, allo Chardonnay ed al Pinot nero che ivi maturano.
SIAMO VIGNAIOLI
Preserviamo la terra attraverso la pratica dell’agricoltura biologica e ne aumentiamo naturalmente la fertilità con la tecnica del sovescio. Affinché la vigna cresca in equilibrio, le dedichiamo attenzione quotidiana e puntiamo ad una bassa resa per ettaro, unica via per la qualità. Raccogliamo l’uva dopo averne assaggiato gli acini e la vinifichiamo trasferendo il nostro terroir in bottiglia. Accogliamo il visitatore in azienda, lieti di poter mostrare come ci muoviamo sul campo, e lo accompagniamo nella degustazione.