Descrizione di Anthìlia Donnafugata
Anthìlia Donnafugata Sicilia Doc Bianco è il classico di Donnafugata apprezzato in tutto il mondo, si contraddistingue nell’annata 2022 per un bouquet fresco e fragrante con note fruttate e floreali.
Un vino molto versatile, ideale con primi e secondi di mare e piatti vegetariani.
Annata Anthìlia Donnafugata
Zona di Produzione
Sicilia sud-occidentale, Tenuta di Contessa Entellina e territori limitrofi.
Uve
Lucido (sinonimo di Catarratto) e altri vitigni autoctoni e internazionali.
Terreni e Clima
Altitudine da 200 a 400 m s.l.m.; orografia collinare; suoli franco-argillosi a reazione sub-alcalina (pH da 7,5 a 7,9) ricchi in elementi nutritivi (potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco) e calcare totale da 20 a 35%). Inverni miti; estati asciutte e ventilate con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Vigneto
Allevamento a controspalliera con potatura a cordone speronato, lasciando da 6 a 10 gemme per pianta. Densità di 4.500-6.000 piante per ettaro, con rese di 80-90 quintali per ettaro.
Vendemmia
Le varietà internazionali sono state vendemmiate ad agosto; le varietà autoctone – tra le quali il Lucido (Catarratto) che è prevalente nel blend – sono state vendemmiate dalla fine di agosto in poi; la raccolta si è conclusa intorno alla metà di settembre.
Vinificazione e Affinamento
Fermentazione in acciaio alla temperatura di 14-16°C. Affinamento in vasca per due mesi e poi almeno due mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
Note di Degustazione di Anthìlia Donnafugata
Anthìlia si presenta di un colore giallo paglierino. Al naso offre un bouquet fresco e fragrante con note di frutta a polpa bianca unite a sentori di fiori di campo. In bocca ritroviamo la nota fruttata evidente, rinfrescata da una piacevole sapidità. In chiusura presenta una buona persistenza.
Longevità di Anthìlia Donnafugata
Da godere al meglio nell’arco di 3 anni.
Etichette d’autore
L’etichetta è il volto di una donna, misterioso e sfuggente come la civiltà degli Elimi, antico popolo della Sicilia occidentale che fondò Entella, nell’area dove oggi si trovano i vigneti di Donnafugata. Anthìlia è il nome dato in epoca romana alla città di Entella in cima all’omonima Rocca. Anthìlia oggi è il nome di un vino che si identifica nel territorio antico da cui trae origine. È il primo vino a essere stato concepito a Donnafugata e resta ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.
A Tavola con Anthìlia Donnafugata
Perfetto con antipasti vari, con crudi e fritture di pesce, e sformati di verdure; da provare anche con formaggio freschi e carni bianche. Servirlo in calici di media ampiezza e media altezza; può essere stappato al momento, ottimo a 9-11°C.
Dati Analitici
Alcol 12,70% vol, acidità totale 6 g/l, pH 3,31.
A CONTESSA ENTELLINA, DOVE NASCE DONNAFUGATA
Nei cuori del Gattopardo
Nel cuore della Sicilia occidentale tra le colline di Contessa Entellina, fra i 200 e i 500 m s.l.m. si trovano i vigneti da cui nasce Donnafugata.
Il clima è quello mediterraneo, con piogge concentrate in autunno e inverno, estati asciutte e ventilate, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
I suoli sono prevalentemente franco-argillosi ma variano secondo le peculiarità delle singole contrade.
LO STUDIO DELLE VARIETA’ AUTOCTONE
La biodiversità espresse di una Sicilia autentica
Dal 2009, ci impegniamo nella tutela e nella valorizzazione della biodiversità vitivinicola siciliana grazie ad un campo sperimentale con 19 varietà autoctone tra cui alcune varietà reliquia, quasi completamente scomparse.
SOSTENIBILITA’ AL SERVIZIO DELLA QUALITA’
Gestione sostenibile delle attività agricole
Da oltre 30 anni perseguiamo la sostenibilità ambientale con un sistema di buone pratiche: non usiamo diserbanti e concimi chimici e riduciamo al minimo l’uso di fitofarmaci. Nella Tenuta di Contessa Entellina, nel 2002 e nel 2008 abbiamo installato due impianti fotovoltaici grazie ai quali produciamo energia pulita e riduciamo le nostre emissioni.
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