TENUTA GREPPO
Il prestigio del Greppo ha inizio i primi dell’800 con la grande cultura enoviticola della famiglia propritaria di questa Azienda, il cui territorio ha una straordinaria vocazione viticola per il Sangiovese.
Clemente iniziò a vinificare il Sangiovese in purezza e trasmise la sua scienza enoviticola al nipote Ferruccio Biondi Santi che, a seguito dell’arrivo della fillossera a metà ‘800, selezionò un clone di Sangiovese con cui riuscì a dare vita a vini di straordinaria longevità.
Fu proprio Ferruccio a produrre la prima bottiglia di Brunello di Montalcino nel 1888.
Suo figlio, Tancredi, enologo di chiara fama, tipizzò il Brunello creandone le basi per il disciplinare di produzione e lanciò il vino sul mercato, ottenendo in pochi decenni grandi riconoscimenti.
Subentrato alla conduzione dell’azienda, il figlio Franco, enologo, imparò dal padre la sottile arte della vinificazione e conduce oggi la Tenuta Greppo con un’impareggiabile collezione di bottiglie di Brunello o Riserva.
Ha continuato le severe e tradizionali pratiche agronomiche di cantina per consolidare la tipicità e migliorare la qualità del Brunello del Greppo certo di eguagliare le grandi Riserve centenarie del suo Brunello.
I VIGNETI DELLA TENUTA GREPPO
CICLO VEGETATIVO E LAVORAZIONI MANUALI
DAL VIGNETO ALLA CANTINA
Il ciclo vegetativo nei vigneti del Greppo varia a seconda dell’ altitudine e dell’esposizione, ma generalmente il Brunello germoglia nei primi 10 giorni d’aprile e fiorisce a fine maggio o ai primi di giugno.
Le uve invaiano dopo la metà di agosto e solitamente maturano a metà settembre.
Attualmente la produzione supera raramente le 80.000 bottiglie, comprese circa 10.000 bottiglie di Riserva (solo nelle vendemmie eccezionali).
La vendemmia, completamente manuale, di norma inizia a metà settembre: viene fatta una selezione accuratissima delle uve portate nei panieri fino alle capezzagne delle vigne, dove un gruppo di operaie selezionano grappolo per grappolo destinando alla produzione del futuro Brunello solo la prima scelta proveniente dia vigneti che hanno almeno 10 anni di età per il tipo
“Annata” ed oltre 25 anni di età
per la “Riserva”.
IL BRUNELLO
Enologicamente il Brunello di Montalcino è nato poco più di un secolo fa ad opera di Ferruccio Biondi Santi: da allora in poi la storia di quel vino coincide con quella di questa famiglia.
La zona di produzione del Brunello di Montalcino è compresa entro i confini del territorio comunale di Montalcino.
La superficie vitata iscritta è di circa 2.100 ettari a Brunello di Montalcino (oggi suddivisa in 250 produttori di cui 200 imbottigliatori) con una media annua di oltre 6.500.000 bottiglie.
In questa stessa area si produce inoltre il Rosso di Montalcino (510 ettari), vino anch’esso di grande prestigio (ottenne la DOC nel 1983) che non necessita del tradizionale invecchiamento del Brunello e ha pertanto una commercializzazione più rapida.
Il vitigno di entrambi i vini è il Sangiovese grosso, allevato prevalentemente con il sistema del cordone orizzontale speronato, che consente di ottenere una bassa resa per ettaro (max 80 ql.); al “Greppo” non più di 30-50 quintali