Il Miele in Favo è prodotto interamente dalle api, senza alcun intervento da parte dell’uomo.
Il Miele in Favo di Millefiori è prodotto a Baitoni di Bondone, un piccolo paese di montagna nel Trentino Alto Adige.
A differenza del comune miele in vasetto (che l’uomo estrae dai telaini, lavora con diversi metodi ed infine versa nei vasetti), il favo viene semplicemente staccato dai telaietti ed immediatamente confezionato per la vendita.
Il miele in favo è quindi miele vergine, di qualità e purezza superiori rispetto allo stesso miele.
Se lavorato, ed andrebbe consumato con tutta la cera, senza eliminarla.
Il favo è una costruzione verticale eseguita dalle api e composto da un insieme di celle esagonali fatte di cera.
Le api le utilizzano per immagazzinare le scorte di cibo nei periodi particolarmente produttivi, e sono costituite, appunto, da miele, polline e pappa reale.
Ma allora il favo è commestibile? La risposta è si, perchè è costituito appunto da miele grezzo e cera d’api naturale.
Le sue eccellenti caratteristiche nutrizionali ci donano un alimento prezioso per il nostro benessere:
Con il suo apporto di zuccheri, vitamine, piccole quantità di proteine, antiossidanti, minerali, polifenoli e enzimi.
In particolare, la presenza dell’ enzima conosciuto come glucosio ossidasi, conferisce al miele di favo proprietà antimicotiche e antibatteriche, che proteggono il nostro intestino da funghi e batteri che possono provocare l’isorgenza di malattie tra cui la Candida albicans.
La cera d’api, inoltre, favorisce la naturale regolazione dei processi intestinali.
PRODURRE IL MIELE IN FAVO
Per produrre il miele in favo, l’apicoltore utilizza dei supporti in plastica alimentare (o in legno, alla francese) detti favet che vengono inseriti nei comuni telaini da melario e lasciati riempire dalle api.
Una volta riempiti dalle api, i favetti vengono inseriti in contenitori trasparenti su cui viene apposto il sigillo di garanzia e sono pronti per la vendita.
La produzione di miele in favo è un’arte, uno degli aspetti più difficili e specializzati dell’apicoltura, che incontra allo stesso tempo difficoltà commerciale, in primis per gli alti costi di produzione e inoltre per la scarsa conoscenza che il pubblico ha del reale valore del miele, ancor di più per quello in favo.
Nessun elemento naturale è così delizioso, attraente, ma di difficile produzione come il miele in favo.
Qualsiasi apicoltore può occasionalmente produrre miele in favo di buona od ottima qualità; ma il farlo ogni anno e con costanza, stagione dopo stagione, non è facile.
E’ un compito ed un impegno che può essere portato a termine solo da chi abbia una completa familiarità con il comportamento delle api.
CHE COS’E’ IL MIELE IN FAVO
Il miele in favo è una sezione di favo al naturale, direttamente estratto dal melario e confezionato in pratiche scatole che conservano il prodotto e ne preservano la forma.
Il favo è la struttura ad alveare, costruita naturalmente dalla produzione di cera che producono le api quando trasformano il miele, che si adatta perfettamente per immagazzinare il prodotto e conservarlo in condizioni ottimali, anche per lunghi periodi.
Il miele in favo, quindi, è il miele così come viene preparato e confezionato direttamente dalle api stesse, senza alcuna manipolazione umana.
Grazie al favo il miele conserva intatti sapori e profumi, che in parte si perdono durante la fase di normale e classica estrazione, come la centrifugazione.
LA COMPOSIZIONE DEL MIELE
A questo riguardo è utile ricordare quali sono i componenti di un miele naturale.
I costituenti fondamentali di un miele sono strettamente legati alla composizione del nettare o della melata da cui esso deriva, cioè alla sua origine botanica e sono inoltre condizionati dagli interventi dell’apicoltore e, nel Tempo, dalle modalità di conservazione.
Dunque la natura e l’origine stessa del miele non consentono una standardizzazione rigorosa dei suoi valori di composizione e giustificano l’affermazione che non esistono due mieli identici: è tale aspetto senza dubbio che rende questo prodotto il più particolare e suggestivo.
I principali componenti del miele riassumendo sono i seguenti: zuccheri, acidi organici, acqua, sostanze minerali, enzimi, vitamine, costituenti e sostanze diverse.
MA LA CERA SI MANGIA?
Una delle caratteristiche del miele in favo è che mangiandolo, si mangia anche la cera, decisamente un valore aggiunto per le sue grandi proprietà che aiutano il lavoro dell’intestino.
Nel caso non venisse gradita (la sensazione è quella di masticare un chewing gum), può essere eliminata
CONSIGLI SUL CONSUMO
Per gustare a pieno il miele in favo si consiglia di staccarne un pezzetto e di masticarlo per qualche minuto: la cera non altera il suo sapore naturale.
Si presta a numerosi utilizzi.
Si può mangiare anche spalmandolo su una fetta di pane tostato o per accompagnare la frutta secca.
Ideale con i cereali, ma anche per condire particolari insalate o gelati.
Delizioso il suo abbinamento con salumi e formaggi.
Ottimo anche per dolcificare lo yogurt magro o nella preparazione dei dolci.
“Abbiamo bisogno delle api per ricordare a noi stessi che possono accadere cose meravigliose”.