Il Miele di Tiglio del Trentino è prodotto dall’azienda agricola Api di Lina in Trentino Alto Adige a Baitoni di Bondone.
Il Miele di Tiglio viene ricavato dai fiori dell’omonima pianta, molto diffusa nella nostra penisola, soprattutto nell’arco alpino, fino a 1500 metri, e nella Pianura Padana.
Proprio in queste zone, soprattutto nella regione del Piemonte, è possibile ricavare un miele di tiglio monoflora, anche se il rischio della contaminazione con il castagno è comunque molto frequente.
Il suo periodo di fioritura va da maggio a luglio.
Esso rappresenta una fonte nettarifera importantissima per le api, mentre il contributo in termine di polline è pressoché irrilevante.
IL TIGLIO, UNA PIANTA STORICA
Il tiglio fa parte della famiglia delle Tiliaceae e si può trovare sia nella sua versione “selvatica” (Tilia Cordata) sia come albero ornamentale (Tilia Platyphyllos e Tilia americana) molto diffuso in parchi, giardini, viali e terreni collinari.
È una pianta molto longeva, vive mediamente oltre i 250 anni, ma ci sono molti esemplari anche più vecchi.
Ne è un esempio il famoso tiglio che si trova nel Glouchestershire, in Gran Bretagna, il quale è stato stimato avere più di 2000 anni.
Senza andare troppo lontano, però, è da segnalare che anche noi in Italia possiamo vantare un tiglio centenario.
Più precisamente, questa pianta si trova nei pressi di Macugnaga, in Piemonte, e la sua età è stimata essere circa 800 anni.
Il tiglio può raggiungere anche altezze considerevoli, dai 20 ai 40 metri, ed è facilmente riconosciuto grazie ai tipici fiori bianco-giallognoli dall’intenso e gradevole profumo.
Ha anche una storia molto particolare: nell’antichità, le popolazioni nordiche lo ritenevano una pianta sacra, venerato durante cerimonie e rituali e visto come simbolo di longevità.
Presso gli antichi greci, esso era consacrato alla figura di Afrodite, strettamente collegato all’amore coniugale e all’universo femminile.
CARATTERISTICHE
Il Miele di Tiglio si presenta in una colorazione piuttosto chiara, ambrata, con la possibilità di scorgere anche riflessi tendenti al giallo-verde nelle sue varietà più pure.
Come tutti i tipi di miele, tende naturalmente alla cristallizzazione, anche se per il tiglio essa è un’operazione che avviene piuttosto lentamente.
Una volta cristallizzato, il miele di tiglio diventa color bianco-avorio.
Al gusto, restituisce un sapore fresco, dolce, aromatico e che ricorda le erbe di montagna e la menta, pur conservando una certa intensità e persistenza.
Lo si può spesso trovare in varietà meno pure, con presenza al suo interno di melata, castagno o addirittura ailanto, che ne modificano colore e aroma.
INDICAZIONI SUL CONSUMO
Il Miele di Castagno va conservato i luogo asciutto, lontano da fonti di calore.
La cristallizzazione è un processo naturale. Se avviene può essere liquefatto scaldando il vasetto in bagnomaria ad una temperatura non superiori a 35°.